Sofia Giunta

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Sofia Giunta

Ciao! Sono Sofia Giunta, ho 21 anni e sono al terzo anno di Studi Internazionali a Trento. Vengo da Udine, e anche nella città che mi ha vista crescere sono sempre stata attiva nel sociale, dentro e fuori dalla scuola, appassionandomi  alla rappresentanza studentesca sin dall’inizio delle scuole superiori. Ho cominciato la mia esperienza nella Consulta Provinciale, al liceo, e ho proseguito il percorso con tre meravigliosi anni di rappresentanza a Trento, in cui mi sono tuffata a capofitto nell’esperienza dell’UDU Trento, che continuamente mi regala soddisfazioni.

Dopo essere stata in Consiglio degli Studenti ed essermi occupata di molti temi come rappresentante, penso sia venuto il momento di mettere a disposizione la mia esperienza e la mia tenacia per portare gli studenti di Trento verso nuove sfide. “Odio gli indifferenti”, ed è per questo che ho  deciso di candidarmi in CNSU! 

Voglio dare il mio personale contributo in un organo che, nonostante la sua rilevanza, il Ministero non sembra voler ascoltare tanto quanto dovrebbe. Ognuno di noi è importante, come studente e come individuo. A nessuno può essere negato il diritto all’istruzione, perchè è dalla cultura, dall’ascolto e dall’equità nell’avere accesso agli strumenti di apprendimento, che ogni cittadino può sviluppare il proprio potenziale. Voglio poter lavorare in nome di tutti gli studenti, nessuno escluso, con tutto l’impegno e con tutta la dedizione che mi hanno sempre contraddistinta. 

Il 14 e 15 Maggio, scegli l’università per tutti, vota Giunta!

Il mio programma

  • DIRITTO ALLO STUDIO E ALLOGGI

L’Università, a livello nazionale, è sottofinanziata ormai da anni. Troviamo ingiusto che, nonostante la nostra Costituzione sancisca la necessità di garantire l’accesso al mondo dell’istruzione ai “capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi”, si continui a pensare che sia lecito non investire in misure di diritto allo studio. Continueremo a batterci per l’eliminazione delle figure degli “Idonei non beneficiari” di borsa di studio, troppi nel nostro paese. 

Vogliamo un’Università più equa, che elimini definitivamente le barriere date dalle  condizioni socio economiche di partenza. Per questo, spingeremo per un ulteriore innalzamento della soglia ISEE per il Diritto allo Studio e il conseguente aumento della platea dei beneficiari. E’ necessario inoltre che siano garantiti a tutti alloggi adeguati: vogliamo promuovere la stipulazione di contratti di affitto a canone agevolato per gli studenti, spingendo affinchè il mondo dell’Università si faccia promotore di progetti volti al contrasto della locazione in nero e alle speculazioni dei locatari, e parallelamente favorendo lo stanziamento di fondi atti a garantire la costruzione di studentati all’avanguardia e ben collegati con ogni tipo di servizio.

  • “STUDENTE SONO ANCHE IO”

La dispersione scolastica e quella universitaria, nel nostro paese, sono al loro picco storico. Troppo spesso ci dimentichiamo quanto siamo fortunati a poter portare avanti il nostro percorso di studi senza ostacoli di mezzo. Per evitare che si verifichino situazioni di difficoltà e abbandono, è giusto implementare o ripensare da zero misure concrete ed efficaci che possano permettere a studenti genitori, studenti musicisti e lavoratori di proseguire il percorso in maniera agevolata, prevedendo percorsi specifici, parziale riduzione o abbattimento della contribuzione studentesca, o la presenza e l’accesso a servizi ad hoc garantiti dalle singole università (come asili nido di Ateneo)

  • NESSUNA DISCRIMINAZIONE

I nostri atenei devono essere luoghi di inclusione e integrazione, dove dare pieno compimento al valore della diversità. Chiediamo che vengano messi in essere dal Ministero protocolli d’intesa tra gli Atenei, gli enti al diritto allo studio e gli assessorati locali allo sviluppo, alla salute e alle pari opportunità per poter garantire l’accesso all’istruzione di richiedenti asilo politico e/o già in possesso di protezione internazionale, e che dispongano dei titoli di studio adatti per accedere all’università, e che tale accesso possa essere accompagnato da percorsi di sensibilizzazione nelle scuole, accompagnamento al mondo del lavoro, lezioni collaterali di italiano e informatica. 

Chiediamo inoltre che non sussistano più discriminazioni per gli studenti transgender o in transizione: vogliamo che vengano estese a tutti gli atenei le carriere alias, e che possano essere predisposti servizi di ascolto, a cui studenti e studentesse possano rivolgersi per le tematiche legate alle differenze di genere, di orientamento sessuale o denunciare episodi di violenza verbale e non verbale.

  • UNIVERSITA’ SOSTENIBILE

Chiediamo che le Università si facciano promotrici di percorsi reali di sostenibilità: è necessario favorire la riconversione energetica, sviluppare progetti che vadano verso i modelli già esistenti di università “plastic free”, è fondamentale sostenere e promuovere corsi accademici che approfondiscano le tematiche della green economy e dell’economia circolare, che incentivino gli studenti ad approfondire le tematiche del cambiamento climatico e dello sviluppo sostenibile.

  • SESSUALITA’ E SALUTE

Vogliamo portare a compimento quanto già promosso in alcune regioni o singoli atenei: è necessario che si riesca a rompere il muro del silenzio rispetto alle tematiche della sessualità, e riteniamo che sia fondamentale oggi più che mai promuovere una corretta e sana informazione rispetto alla prevenzione delle malattie sessualmente trasmesse. 

Crediamo che, di concerto con la Conferenza Stato-Regioni, sia fondamentale che siano le Università a fare un primo passo, favorendo la gratuità dell’accesso a contraccettivi e anticoncezionali per gli studenti, favorendo il dialogo con le aziende sanitarie e i consultori del territorio e, in materia di sanità, a favorire convenzioni per l’acquisto di beni di prima necessità come gli assorbenti femminili (oggi tassati come beni di lusso).

  • DIDATTICA

In una situazione come quella attuale, di precarietà del mondo del lavoro e di messa in discussione del sapere scientifico, l’Università deve rimanere al passo con le sfide dell’oggi: è necessario promuovere e incentivare forme di didattica alternativa che vadano oltre l’insegnamento frontale, ristrutturando i piani di studio, rivedendo gli ordinamenti laddove necessario e promuovendo i corsi in maniera tale da favorire l’acquisizione di competenze trasversali, senza da questo punto di vista penalizzare l’alta qualità della didattica. 

Serve un piano complessivo che spinga gli Atenei ad implementare misure  di e-learning e a dotarsi di attrezzature adeguate, salvo garantire in primis che l’esistente venga utilizzato in maniera integrata e funzionale. E’ necessario favorire misure utili a far proseguire la carriera accademica in maniera stimolante: per farlo, riteniamo che sia fondamentale favorire metodi di didattica che si basino sulla produzione di paper di ricerca, percorsi applicativi e prove intermedie.

  • PARTECIPAZIONE E RAPPRESENTANZE STUDENTESCHE

Oggi più che mai è necessario che alle rappresentanze studentesche e alle istanze che portano, anche a livello diffuso, venga riconosciuto il giusto peso: vogliamo promuovere un raggiungimento pieno del coinvolgimento studentesco in tutti gli organi dei singoli atenei, con la presenza di rappresentanti degli studenti a partire dalle Giunte di Dipartimento, per arrivare ai Nuclei di Valutazione degli Atenei. 

Vogliamo spingere affinchè i Consigli Studenti di tutta Italia e i Senatori accademici degli studenti abbiano gli strumenti istituzionali per ottenere incisività rispetto alle politiche degli Atenei. Reputiamo fondamentale che, a normare anche i diritti (e i doveri) degli studenti entrino in vigorei strumenti come quello della Carta dei Diritti, sulla scia di quanto già proposto negli scorsi mandati.

  • RIFORMA CNSU

In continuità con il mandato UDU precedente – che per la prima volta dall’istituzione CNSU (1997), aveva approvato all’unanimità una proposta di riforma – vogliamo ribadire la necessità di dare al CNSU una maggiore forza istituzionale per renderlo uno strumento di rappresentanza più utile a tutti gli studenti e ai rappresentanti degli atenei. L’instabilità politica e i continui cambi di Governo non hanno aiutato, ma l’esigenza è forte e non vogliamo arrestare il cambiamento che abbiamo intrapreso.


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